Sondaggio Pd, otto romani su dieci sfiduciano Marino. Dure polemiche all’interno del partito

Fori Imperiali: illuminati di notte entro 21 aprile 2015Otto romani su dieci bocciano il sindaco Marino nel sondaggio condiviso dal capogruppo capitolino del Pd, Francesco D’Ausilio: i dati riportati pongono il sindaco in una drammatica situazione di basso consenso, mentre vedono lievitare il gradimento nei confronti del presidente regionale Zingaretti, amato non solo più del primo cittadino ma anche del premier Renzi. Proprio per questo si è pensato a una strumentalizzazione del sondaggio da parte di Zingaretti, che ha subito smentito, per attuare una prova di forza mediatica nei confronti del premier. Lionello Cosentino, segretario Pd romano, ha affermato la sua fiducia nel presidente della Regione: «Lui smentisce e io gli credo. Non ho avuto modo di parlare con lui. Zingaretti è una grande risorsa per il partito romano, e anche in questo caso non serviva un sondaggio per saperlo».

Lo stesso D’Ausilio si è espresso sul sondaggio e ora, avendo riconosciuto l’errore di metodo nella commissione e condivisione dei dati, ha rassegnato le dimissioni: «Ho maturato la decisione di pubblicare quel sondaggio per lanciare l’allarme sul grave malessere e la crisi di consenso che vive la nostra amministrazione comunale. Non mi sfuggono né lo stato in cui abbiamo ereditato la città né le difficoltà di gestire decisioni talvolta impopolari». Poi ha proseguito affermando che «davanti alle gravi difficoltà, fotografate in modo chiaro dal sondaggio, il sindaco, il Pd e la maggioranza non possono far finta di niente». Le dimissioni di D’Ausilio, nel frattempo, non sono state né accettate né respinte, bensì congelate e rimandate direttamente al piano più alto del Campidoglio. Lo stesso Marino dovrà prepararsi a un incontro con il gruppo capitolino del Pd.
Proprio Marino aveva dichiarato poco prima che «il sondaggio non è contro di me, ma riflette i problemi di Roma, ancora non risolti». Ha poi aggiunto: «Io e Zingaretti abbiamo entrambi trovato situazioni di grandissimo disavanzo economico, nel mio caso addirittura un miliardo di euro di debiti, lasciati dalla precedente amministrazione». Il segretario Cosentino, però, non ha nascosto le sue perplessità sulla gestione della città: «Uno dei difetti di quest’amministrazione, magari anche solo per inesperienza di governo, è che il sindaco è molto solo e invece per i problemi di Roma bisogna essere in tanti, i presidenti dei Municipi, gli assessori, le associazioni, una squadra che abbia l’ambizione di governare la città interpretandola e comprendendola».

Infine l’ironia su twitter dell’ex vice-sindaco, e fondatrice di “Altra Destra”, Sveva Belviso: «Sondaggio choc del Pd. Otto romani su dieci bocciano Marino. Gli altri due sono parenti». È intervenuto anche l’ex sindaco Alemanno: «Dopo un anno e mezzo il fatto che l’80% dei romani sia contro Marino è impressionante. E il 40 per cento mi considera miglior sindaco di lui».

Renato Paone

Renato Paone

Nato a Carpi (Mo) il 16 luglio 1986, si è laureato in Scienze Storico–Religiose presso La Sapienza di Roma. Nel 2007 ha iniziato a collaborare con il quotidiano “Il Corriere Laziale” ottenendo, al termine del biennio, il tesserino da pubblicista. Ha proseguito la sua attività giornalistica scrivendo su alcune riviste on line, interessandosi prevalentemente di politica estera, Medio Oriente, Asia e Africa, e pubblicando il suo primo libro, “Jihad e Stampa Cattolica”, nel settembre del 2013.