HomeCronaca Strage di Viareggio, appello bis rimandato. Familiari in corteo

Strage di Viareggio, appello
bis rimandato: mancano
traduttori di lingua tedesca

Tra gli imputati anche ex vertici di FS

Famiglie in corteo davanti al Tribunale

di Francesca Massimano07 Marzo 2022
07 Marzo 2022

Il processo d’appello bis per la strage di Viareggio, che si doveva aprire questa mattina a Firenze, sarà rinviato per un’eccezione di nullità presentata dai legali degli imputati di lingua tedesca.

Questa mattina, a 13 anni da uno dei disastri ferroviari più dolorosi del nostro Paese, è iniziata, nel Tribunale di Firenze, la prima udienza dell’appello bis per la strage di Viareggio. L’incidente, avvenuto il 19 giugno del 2009 a causa del deragliamento di un treno merci, costò la vita a 32 persone.

Il nuovo appello era stato disposto dalla Corte di Cassazione che aveva annullato con rinvio la sentenza di secondo grado per 16 imputati, tra i quali gli ex vertici delle Ferrovie Mauro Moretti, Michele Mario Elia, Vincenzo Soprano e Mario Castaldo, oltre ad alcuni dirigenti e tecnici di aziende ferroviarie austriache e tedesche addette al controllo e alla manutenzione dei carri merci.

Oggi, i legali degli imputati tedeschi, in apertura di udienza, hanno presentato istanza di rinvio per la mancata traduzione in tedesco della sentenza, chiedendo la nullità del decreto di citazione in giudizio. Il procuratore generale di Firenze, Sergio Affronte, si è dichiarato favorevole al rinvio del processo per consentire la difesa di questi imputati.

Intanto, i familiari delle vittime si sono riunite in un corteo davanti al Palazzo di giustizia guidati dall’associazione “Il Mondo che vorrei”. Magliette bianche con le foto delle 32 vittime sono state appese su una balaustra in legno nell’aula prevista per l’udienza.

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