Tagli a Roma sui controlli dei campi Rom, finiti i fondi


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I tagli del Campidoglio nella Capitale colpiscono i campi Rom. Scaduto il contratto per i 78 dipendenti, impiegati nel servizio di portierato e vigilanza negli otto campi autorizzati dal Comune. Si è così chiusa l’iniziativa, introdotta dall’ex giunta Alemanno, dei dipendenti della società capitolina “Risorse per Roma” che aveva avuto un ruolo di deterrente nei confronti della criminalità. Fino a ieri a mezzanotte il contratto di vigilanza ha servito ottoaree nevralgiche coprendo una popolazione nomade di circa 4.000 persone. Il servizio funzionava per tutte le 24 ore nei campi collocati a Castel Romano, Salone, Candoni, Gordiani, River, Barbuta, e anche nei passaggi costanti degli stazionamenti Rom di Cesarina e Lombroso.
In questi ultimi due anni sono state più di 3.000 le segnalazioni partite da questi otto campi alla Prefettura. Oggi ci si chiede chi garantirà la sicurezza in questi luoghi, impedendo situazioni di reale pericolo. Questo progetto negli anni precedenti ha rappresentato un presidio di legalità e di sicurezza per i nomadi e per i romani con costi che gravitavano intorno ai 235 mila euro al mese. Adesso a causa dei tagli al bilancio le telecamere nei villaggi smettono di funzionare e le segnalazioni istantanee alle forze dell’ordine in situazioni di necessità cessano di esistere.

Federica Tagliavia

Federica Tagliavia

Nata a Palermo il 17 aprile 1985, dopo avere conseguito la maturità classica, ha intrapreso il corso di laurea in giurisprudenza presso l’Università Lumsa di Palermo, dapprima suddiviso in laurea in scienze giuridiche e laurea specialistica, successivamente riunito nella durata di cinque anni. Pertanto dopo avere effettuato il passaggio al nuovo corso, nel dicembre 2013 ha conseguito la laurea magistrale in giurisprudenza. Attualmente frequenta il master in giornalismo alla lumsa di Roma.