Terremoto in Nepal, 4 italiani morti e 40 dispersi

Rintracciati 18 connazionali

nepalSale il numero delle vittime italiane del terremoto che sabato scorso ha colpito il Nepal. Oltre a Renzo Benedetti e Marco Pojer travolti da una frana mentre stavano facendo trekking a 3500 metri di quota nella Rolwaling Valley, è notizia di qualche ora fa la morte di Oskar Piazza del Soccorso alpino del Trentino Alto Adige e di Gigliola Mancinelli, 51 anni, medico dell’ospedale cardiologico “Lancini” di Ancona. Si tratta di due dei 4 speleologi che si trovavano a Langtang, uno dei villaggi distrutti dalle valanghe provocate dal sisma, per una spedizione che comportava l’esplorazione di alcune forre. Salvi invece gli altri due compagni, Giuseppe Antonini, 53 anni, di Ancona, e Giovanni ‘Pizzorni, 52 anni, genovese, esperto torrentista. Secondo quanto racconta Germano Rocchi, responsabile del servizio di elisoccorso delle Marche Gigliola gli aveva chiesto un cambio turno a lavoro per andare in Nepal. ”Ho ancora qui sul telefonino gli sms che Gigliola mi ha mandato prima di partire – ha riferito il medico – mi aveva chiesto un cambio di turno, ci teneva tanto ad andare in Nepal”.
Tra ieri notte e stamattina sono stati rintracciati altri 18 italiani che si trovano in Nepal. Lo riferiscono fonti della Farnesina. I connazionali irrintracciabili sono al momento ancora 40.

Maria Lucia Panucci

Nata a Roma il 28 dicembre 1986, ha conseguito con 110 e lode prima la laurea triennale in “Scienze Umanistiche” e poi quella magistrale in “Produzione culturale”, entrambe presso l’università Lumsa di Roma. Ha collaborato con il giornale online “Opinioni e Confronti”, occupandosi di attualità e ha curato la rubrica di cinema per la rivista “I Fatti”. Da maggio 2013 è giornalista pubblicista. Ha svolto uno stage di tre mesi presso la rete televisiva laziale “Retesole”.