Un reality “alto”

 

Nasce un nuovo reality sulla scienza. È stato presentato al Brtish Council il 6 marzo 2012.

“Un progetto alto e di intrattenimento” così Samuela Caliari (responsabile eventi e attività per il pubblico del Museo delle Scienze di Trento) descrive Fame Lab, il nuovo reality della scienza.

Difficilmente si sente dire che un reality possa essere un prodotto di alto livello. Anzi, quasi mai. Grande Fratello, L’isola dei Famosi e chi più ne ha più ne metta sono catalogati nella così detta tv trash. Una svolta è possibile. Il British Council ( l’ente culturale britannico)sta promuovendo un nuovo talent show che rovescia la percezione tradizionale dei talent. Il prodotto è semplice, ma di straordinaria efficacia e soprattutto dall’alto valore scientifico. Il tutto consiste in una competizione tra i partecipanti che hanno tre minuti di tempo per spiegare una teoria dall’alto contenuto scientifico nel modo più chiaro possibile e senza il supporto di strumenti tecnologici. Al massimo sarà possibile per il concorrente utilizzare dei piccoli oggetti che lui stesso sceglierà arbitrariamente. Questo progetto vuole cercare di favorire la comunicazione scientifica che spesso si perde tra i paradigmi del complicatese. La giuria sarà composta da esperti di comunicazione e esperti di materie scientifiche.  Il progetto, oltre ad essere promosso dal British Council  si struttura con la collaborazione del Perugia Science Fest, il Museo delle Scienze di Trento,la FondazioneIdisCittà della Scienza di Napoli e Formica Blu di Bologna.

Il talent sarà strutturato in questo modo: ci saranno delle selezioni nella città di Perugia, Napoli, Trento e Bologna. Da queste selezioni usciranno otto finalisti che sfideranno a Perugia. Il vincitore si giocherà la finale a Cheltenam (dal cui festival della scienza è nata questa iniziativa),dove parteciperanno giovani ricercatori provenienti da venti paesi tra Asia, Europa, America e Asia. L’evento potrà essere seguito in streaming tra Facebook e Twitter e sull’apposito canale Youtube.

 

Alessio Perigli