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Dalla Sicilia alle Marche

Un secolo di terremoti
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Dalla Sicilia alle Marche

di Luisa Urbani27 Ottobre 2016
27 Ottobre 2016

Per la situazione geodinamica l’Italia è spesso soggetta a eventi sismici acquisendo, purtroppo, il primato in Europa per questi fenomeni.  Su 1.300 sismi avvenuti nel II millennio nel Mediterraneo centrale 500 hanno interessato la Penisola.

Oggi tocca, ancora una volta, al centro Italia: Castelsantangelo, Visso, Ussita, Preci. Fortunatamente nessun morto, ma feriti e danni a numerosi edifici. La paura è tanta, la terra continua a tremare.

Dal 1908 a oggi la lista degli eventi sismici è lunghissima, così come quella dei paesi distrutti e delle vittime.

28 dicembre 1908.  Alle 5:20 un terremoto di magnitudo 7.2, in pochi 37 secondi, rase al suolo Reggio Calabria, Messina e tutti i paesi nell’area. A peggiorare la già drammatica situazione il maremoto che si verificò in seguito alle scosse. I morti furono quasi 100.000. Si tratta della più grave calamità naturale in Europa per numero di vittime e intensità sismica.

13 gennaio 1915.  Dopo soli sei anni circa dal terremoto di Messina, l’Italia tornò ad essere afflitta da un altro violentissimo sisma. Alle 7:52 una scossa di magnitudo 7.0 distrusse la città di Avezzano (Abruzzo) e tutto il territorio della Marsica. 30.519 le vittime registrate. Il sisma del 1915, per forza distruttiva e numero di vittime, è classificato tra i principali terremoti avvenuti in territorio italiano. La scossa fu avvertita anche a Roma, producendo danni ad alcuni palazzi.

23 novembre 1980.  Alle 19:34 l’Irpinia venne sconvolta da un terremoto di magnitudo 6.7 con epicentro tra i comuni di Teora, Castelnuovo di Conza e Conza della Campania. Causò circa 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti. In 36 comuni della fascia epicentrale, circa 20mila alloggi andarono distrutti o divennero irrecuperabili.

31 ottobre 2002.  San Giuliano di Puglia (Campobasso) rimarrà nella memoria per il crollo della scuola, dove morirono 27 bambini e una maestra a seguito di una scossa di magnitudo 5.8. In paese ci furono altre due vittime.

6 aprile 2009. Alle 3:32 L’Aquila (Abruzzo) e le zone circostanti furono colpite da un sisma di magnitudo 6.1. La scossa principale fu seguita da decine di repliche di assestamento. 309 morti, 1600 feriti, 65mila sfollati, 23 mila edifici distrutti e oltre 10miliardi di euro di danni stimati.

29 maggio 2012. La zona compresa fra Mirandola, Medolla e San Felice sul Panaro in Emilia fu interessata da un terremoto di magnitudo 5.6. Alle ore 09:00 la scossa creò panico e disagi in molte città come Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Mantova e Rovigo. Il sisma causò un totale di 27 vittime (22 nei crolli, tre per infarto e due per le ferite riportate), in maggioranza dipendenti di aziende distrutte.

24 agosto 2016 Alle 03:36 una scossa di magnitudo 6.0 ha distrutto molti paesi al confine tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. In particolare sono stati pressoché rasi al suolo i centri di Amatrice, Illica, Accumoli (epicentro della scossa più intensa) e Pescara del Tronto. La scossa è stata percepita da Rimini a Napoli. 298 vittime e 388 feriti.

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