ROMA – “Un purosangue italiano con l’accento di Adolf Hitler”. È la strofa con cui Fedez si riferisce Jannik Sinner, nel testo condiviso su Instagram del suo nuovo brano. Una barra della discordia, che dopo le critiche sui social finisce ora anche in Procura. Il rapper milanese è infatti stato accusato di istigazione all’odio. A presentare un esposto al tribunale di Bolzano non è stato il tennista altoatesino, bensì il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Martucci.

L’ira dei parlamentari altoatesini
Sul piede di guerra ci sono anche i parlamentari altoatesini che si sentono, come il giocatore, direttamente interessati al confronto di Fedez. I rappresentanti del partito del Sudtirol, Julia Unterberger e Manfred Schullian lo hanno sottolineato in una nota ufficiale a rappresentanza della loro categoria. “Quello di Fedez è un accostamento di rara stupidità, offensivo per l’intera minoranza di lingua tedesca in Italia. – scrivono – Pur di avere un po’ di visibilità in vista dei prossimi concerti, si riesumano volgarità da retrobotteghe delle peggiori taverne: mica può esistere un cittadino italiano, figuriamoci un campione, di lingua e cultura tedesca. Per le menti semplici la diversità è sempre un problema”.
La risposta di Fedez
La risposta del rapper non si è fatta attendere e già prima che il caso diventasse un affare giudiziario aveva esposto le sue spiegazioni sui social. “Non è una critica a Sinner, è più una critica al fanatismo italiano. Non è che ho accostato Sinner a Hitler. Si chiama ironia. E, tra l’altro, non lo conosco e non mi interessa conoscerlo”. Un chiarimento che però non ha arrestato le polemiche, né sui social né nell’ambiente politico. L’unico al momento a non aver partecipato al dibattito è Sinner. Non è chiaro se il campione voglia far rispondere della questione in tribunale o si limiterà a un silenzio stampa.