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Sean Penn: “Ero in disaccordo con Kirk, ma quel dibattito serve. L’America? Intrappolata nell’ignoranza”

di Alessio Sebastiano Corsaro03 Ottobre 2025
03 Ottobre 2025
Sean Penn

L'attore americano Sean Penn, 65 anni | Foto Ansa

NEW YORK – Poco più di un mese fa, Sean Penn ha cerchiato sul suo personale calendario di vita la cifra tonda dei 65 anni. Dopo una prima collaborazione sul set di “Licorice Pizza”, il rinnovato sodalizio con il regista americano Paul Thomas Anderson lo ha portato a vestire i panni del capitano Lockjaw in “Una battaglia dopo l’altra”, in sala dal 25 settembre e destinato a una solida corsa per l’Oscar. Una figura antitetica (nel film è uno spietato suprematista bianco) rispetto alla linea politica e all’impegno assunti nella vita reale da Penn. 

“L’America? Non ha mai mantenuto promesse per tutti”

Il nuovo lungometraggio di PTA, con Leonardo DiCaprio nel ruolo del protagonista, segue la fuga di terroristi politici in fuga per un’America inquietante, sempre più vicina a un nazionalismo che sublima il suprematismo bianco e l’autoritarismo. “Cos’è l’America? Sappiamo che non ha mai mantenuto le sue promesse per tutti”, sostiene Penn in una lunga intervista rilasciata al New York Times. Il Paese descritto dal due volte premio Oscar sembra essere “intrappolato in un periodo di incredibile imprevedibilità e bruttezza, stupidità, eccessiva dipendenza dalla tecnologia, uso improprio della stessa e disconnessione”. 

L’omicidio di Charlie Kirk e la necessità del compromesso

Tra le tematiche affrontate nel colloquio con il quotidiano statunitense, trovano posto anche le contraddizioni della società. In particolare, Penn ritiene che i cittadini americani siano “sempre più accondiscendenti alla polarizzazione del discorso pubblico”. Il riferimento è chiaro e va dritto al nome di Charlie Kirk, il fondatore di Turning Point Usa assassinato il 10 settembre. “Mi è sembrato uno di quei soggetti con cui certamente sono in disaccordo su quasi tutto, ma credeva davvero in tutto ciò su cui eravamo in disaccordo. Penso che ci serva una persona così. Ci serve quel dibattito. Dobbiamo confrontarci e trovare un compromesso”. 

“Putin mi ha annoiato. È semplicemente un assassino”

Noto per il suo impegno da attivista, nel corso della sua vita Penn si è pubblicamente esposto contro la guerra in Iraq e ha sostenuto leader politici come Barack Obama e Hugo Chávez. Dal febbraio del 2022, il protagonista di “Milk” supporta la causa ucraina. A proposito del presidente russo Vladimir Putin, l’attore lo ha definito “trasparente e quasi privo di interesse. Credo che la sua incapacità di affrontare un nuovo mondo lo renda statico. Sono annoiato e disgustato da quello che è semplicemente un assassino”. Nonostante un mondo in crisi, non sembra tutto perduto, “quando con l’altro occhio vedo che questo è ancora un trucco di magia di un cosmo bellissimo e me lo voglio godere ogni giorno”. 

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