Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan è stato chiaro: “Sulla questione specifica dell’età pensionabile il principio dell’adeguamento resta assolutamente confermato”. Dal 2019, quindi, la maggior parte dei lavoratori potrà andare in pensione solo a 67 anni compiuti. Tuttavia, ci saranno delle categorie esentate, quelle che svolgono lavori particolarmente gravosi. Dai minatori agli insegnanti di asili e materne, passando per i macchinisti dei treni e gli operatori ecologici. Sono circa 15mila gli interessati all’esensione. In realtà, i lavoratori in questione possono già aderire all’Ape Social al compimento dei 63 anni, con 36 anni di contributi o, con 41 anni di contributi, avendo iniziato a lavorare molto presto, possono usufruire dell’uscita anticipata.
Lo schema con tutte le categorie incluse e finalmente definite però non è ancora stato ultimato e sarà inserito nella legge di Bilancio nei prossimi giorni. Così facendo, nella lista potrebbero essere inserite persone che normalmente svolgono turni di lavoro pesanti o a rotazione: dagli operai edili agli addetti alle macchine, dai manutentori di edifici ai macchinisti, senza dimenticare i conciatori, i camionisti, gli operatori ecologici, gli insegnanti delle materne e degli asili e i badanti che assistono persone non autosufficienti.