Italian Ecological Transition Minister, Roberto Cingolani, during a press conference at the end of the Council of Ministers at Chigi Palace in Rome, Italy, 04 August 2022. ANSA/ANGELO CARCONI

Attacco di Cingolanialle soprintendenze"Bloccano le rinnovabili"

L'Europa accelera per price cap sul gas "Entro due settimane le prime direttive"

“C’è una quantità enorme di potenza energetica di impianti nuovi bloccata perché ci sono le soprintendenze che bloccano l’autorizzazione per una questione paesaggistica”. Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, parlando ai microfoni di Radio 24, punta il dito contro le soprintendenze, colpevoli di bloccare gli impianti di energia rinnovabile con la scusa del paesaggio in un momento di crisi energetica: “Precedenza all’emergenza climatica, alla tenuta del paese industriale e dei cittadini o al paesaggio? Dobbiamo sbloccare gli impianti bloccati”.

Il ministro ha dichiarato che il governo sta lavorando a una misura per fornire una certa quantità di gas a prezzo controllato alle aziende che stanno soffrendo. Provvedimento che dovrebbe arrivare la prossima settimana e poi essere approvato dal Parlamento. “Spero – ha dichiarato il ministro – che venga votata positivamente perché è l’unica cosa che possiamo fare per alleviare le sofferenze delle aziende. Se qualcuno vota contro poi lo dovrà spiegare alle aziende”.

Cingolani ha poi parlato dell’introduzione del price cap sul gas russo da parte dell’Europa. Già da ieri c’è stata la chiamata per un primo gruppo di esperti, tra cui un italiano. Ha inoltre illustrato che è stato dato il mandato “per settembre” a studiare il price cap e che nell’arco di due settimane ci saranno le prime direttive. Per la decisione, non servirà l’unanimità ma si andrà a maggioranza qualificata.

L’intervento di Cingolani si è poi concentrato sullo smart working e sull’ora legale perpetua per risparmiare. “Una maggiore applicazione del lavoro agile e il mantenimento dell’ora legale darebbero poco vantaggio dal punto di vista del risparmio energetico. Quell’ora che si guadagna la sera la si perde la mattina. Il vantaggio medio non è altissimo. Per quanto riguarda lo smart working – conclude Cingolani – un 30% di persone rimarrebbe sempre in ufficio e il rapporto costo beneficio non è così immediato”.

Antonio Contu

Nasco a Cagliari il 19/09/1996. Ho conseguito la maturità classica nella mia città e successivamente ho preso un volo di sola andata verso Roma per la laurea triennale. Curioso fin da bambino, le mie prime parole sono state "che cos'è?", sono da sempre appassionato al mondo giornalistico, soprattutto quello moderno. Amo scrivere e parlare di calcio. Da novembre 2020 frequento il Master in Giornalismo della Lumsa.