Il Consiglio dei ministririconferma Ignazio Viscogovernatore di Bankitalia

Si attende l'ok definitivo da Mattarella Palazzo Koch approva la nomina

Manca soltanto l’ufficialità: Ignazio Visco sarà il nuovo governatore di Bankitalia per la seconda volta. Un’ulteriore conferma arriva dal Consiglio dei ministri, che ha designato Visco al vertice di Palazzo Koch. A rendere effettiva la nomina sarà il Presidente della Repubblica, che, a breve, emanerà il decreto.

Questa mattina il Consiglio Superiore dell’Istituto ha approvato la scelta, allineandosi  così al Governo. Il Presidente del Consiglio ha inviato ieri una lettera in Via Nazionale, indicando il nome di Visco.

La scelta di Gentiloni mette fine al dibattito degli ultimi giorni tra governo e Pd. Il partito di maggioranza che, attraverso una mozione in Parlamento, aveva chiesto «discontinuità» nella scelta del governatore. Una mossa orchestrata dal segretario dem Matteo Renzi, che ha voluto ribadire la sua contrarietà. «In questi sei anni il sistema di vigilanza non ha funzionato e Bankitalia è stato un punto di debolezza. Il 75% del Parlamento ha votato la mozione Pd. Il partito ha fatto benissimo a votarla».

Enrico Zanetti, segretario di Scelta Civica e membro della commissione di inchiesta sulle banche, parla di una «forzatura incredibile». «Per tutte le istituzioni con un mandato lungo, la fisiologia è il ricambio alla fine del primo incarico. Solo una valutazione davvero positiva può portare alla conferma». Per Zanetti la riconferma non è  un’assoluzione totale: «Visco dovrà rispondere su tutto. Stiamo già lavorando sulle banche venete e sono già emersi aspetti poco limpidi. Mi aspetto chiarezza».

Visco affronta comunque uno scenario migliore, rispetto alla sua prima nomina, avvenuta nel 2011. La ripresa economica è già avviata e le crisi bancarie sono rientrate grazie ai fondi pubblici. La sfida più difficile sarà quella del gigantesco debito italiano, che non sembra scendere. Inoltre la Bce inizierà a ridurre dal 2018 le misure straordinarie. La partita è rimandata al board di Francoforte.

Valerio Toma

Nato a Cagliari nel 1992, dopo la maturità scientifica frequenta il corso di laurea in Lingue e Comunicazione alla Facoltà di Cagliari. Completa il percorso accademico con 110 e lode presentando la tesi “Tanti anchor, altrettanti linguaggi’’: uno studio sui modelli di conduzione dei notiziari italiani. Parla fluentemente l’inglese e il tedesco.