“Disturbi dell’apprendimento e del comportamento nella scuola digitale”. Alla Lumsa un confronto tra esperti e professionisti del settore

foto lumsa

In un contesto scolastico sempre più digitalizzato, l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia può rivelarsi, talvolta, nocivo, arrecando sensibili disturbi al processo di apprendimento e al comportamento di bambini e adolescenti. La tematica generale che ruota attorno all’applicazione delle tecnologie in ambito educativo, sfugge tuttavia all’osservazione giornalistica, che si rivela talvolta carente e poco interessata all’approfondimento di tematiche che interessano da vicino genitori, insegnanti, adolescenti.

Si tratta di uno dei molteplici aspetti emersi dal convegno nazionale dal titolo “Disturbi dell’apprendimento e del comportamento nella scuola digitale”, svoltosi questa mattina alla Lumsa, organizzato dal Consorzio Universitario Humanitas, con la collaborazione scientifica del Dipartimento Scienze Umane dell’università, dell’Istituto di Psichiatria e Psicologia dell’Università Cattolica del sacro Cuore, dall’unità operativa di Neurospichiatria Infantile dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù e della DirScuola Soc.Coop.

Nel corso degli interventi sono state affrontate tematiche relative agli ultimi aggiornamenti sulle procedure didattiche, tecnologiche e riabilitative utilizzate nei disturbi dell’apprendimento e del comportamento, oltre ai disturbi comportamentali emergenti, dai DSA all’autismo, dall’ADHD al cyber bullismo, ipotizzando strategie e procedure di contrasto nella scuola digitalizzata.

“Si tratta di studi recenti, che impegnano il nostro Paese da appena quattro anni – ha detto il direttore scientifico Antonio Augenti” che ha anche sottolineato la necessità di aiutare la persona ad affrontare la nuova realtà digitale.

Al convegno sono intervenuti anche Carmela Di Agresti, , Presidente del Consorzio Universitario Humanitas e James Partington, direttore di Behavior Analyst, presso Stars Clinic in Walnut Creek della California.

Samantha De Martin

Samantha De Martin

È nata a Reggio Calabria. Dopo aver conseguito la maturità classica si è laureata in Scienze Umanistiche. Specializzata in Linguistica, ha maturato la passione per il giornalismo grazie ad uno stage nella redazione della rivista “Progress” scrivendo di cultura e viaggi. Ha collaborato con il quotidiano “Cinque giorni” occupandosi della cronaca di Roma. Nel 2008 la passione per la scrittura l’ha condotta alla pubblicazione del romanzo “Pantarei”, vincitore dei premi “Anassilaos” e “Calarco”.