HomeSpettacoli Elodie: “La femminilità è la mia vera forza”

Il successo di Elodie
"Ho lavorato duramente
per arrivare dove sono"

"Le critiche non mi fanno più paura"

Poi apre a un feat con Achille Lauro

di Tommaso Franchi07 Febbraio 2020
07 Febbraio 2020

La sua “Andromeda” sta già scalando le classifiche, “un brano che mi ha fatto crescere sia professionalmente che come donna”. Sono le parole di Elodie, che si dice felice di far parte della settantesima edizione del Festival di Sanremo. Mondi sonori, un album come playlist degli ultimi due anni della vita della cantante, “importanti, lunghi e faticosi”.

La giovane cantante è più sicura delle sue possibilità. “Prima non mi sentivo di meritarlo, ma questo Sanremo ha un altro profumo. Sono più consapevole di me stessa”. La sua caratteristica, dice Elodie, è la versatilità e la prontezza nel dialogo. “Sono la stessa ragazza di qualche anno fa ma con meno paura dell’essere criticata”. E lo sguardo è già proiettato verso un possibile Eurovision Song Contest: “Non ci arrivo neanche al pensiero, ma non perché non sia un mio sogno. L’importante è fare bene questo percorso adesso”.

La cantante deve molto a Mahmood e Dardust, “persone che mi conoscono e mi aiutano sempre, in particolare in questo Sanremo”. Non solo, Elodie ringrazia Neffa e Fabri Fibra per la spinta nella sua carriera: “Neffa è un grande produttore. Mi sembrava incredibile vederlo tanto entusiasta di lavorare con me, considerato che è una persona molto riservata”. Poi il suo entusiasmo per altre collaborazioni: “La mia forza è saper condividere i successi. Vorrei collaborare con tanti artisti, da Levante a Annalisa fino a Diodato, pure con Achille Lauro”. Poi gli elogi per Margherita Vicario e Marracash.

Non solo musica. Elodie racconta la sua persona anche nel look: “Gioco molto sull’estetica, in modo da presentarmi come una donna forte senza però perdere femminilità”. Cambia anche il suo rapporto con la bellezza: “Ho un bel rapporto con me stessa, considerato che mi sono fatta il mazzo per arrivare dove sono”. Poi le paure dei grandi palcoscenici: “All’Arena di Verona mi mancava il fiato e lo stesso è accaduto al primo Sanremo. Sono emozioni difficili da gestire”.

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