HomeCronaca Emergenza Coronavirus: la corsa degli ospedali ai respiratori artificiali

La corsa degli ospedali
ai respiratori artificiali
prodotti all'estero

Fondamentali in terapia intensiva

Sono gestiti da 5 grandi gruppi mondiali

di Massimiliano Cassano06 Marzo 2020
06 Marzo 2020

L’emergenza Coronavirus rischia di mettere in ginocchio il sistema sanitario nazionale. Oltre a tutelare la salute dei cittadini, le misure prese dal governo per ridurre la diffusione del virus sono volte a salvaguardare l’efficienza degli ospedali: i reparti di terapia intensiva delle strutture italiane contano circa 5mila posti letto, che rischiano di diventare insufficienti nel caso in cui l’infezione dovesse propagarsi ulteriormente.

Per un paziente positivo al virus, avere un posto in terapia intensiva può fare la differenza tra la vita e la morte per un motivo in particolare: i ventilatori polmonari. Comunemente conosciuti come “respiratori artificiali”, sono macchinari che permettono di “soffiare” nei polmoni una determinata miscela di gas e di consentirne poi l’espirazione. Strumenti che sono a disposizione soltanto dei reparti speciali degli ospedali, e che risultano cruciali per il trattamento dell’insufficienza respiratoria, causa principale dei decessi dovuti al Coronavirus.

Macchinari costosi, che necessitano di investimenti continui per essere costantemente aggiornati. In Italia soltanto poche, piccole aziende sanitarie si occupano della loro produzione. Dati i limitati mezzi a disposizione, le imprese non riescono però a far fronte all’impennata di domanda di questi giorni. Tutto ciò a vantaggio dei 5 maggiori produttori mondiali, tutti strutturati all’estero (Bekton & Co., New Jersey; Philips, Olanda; Hamilton Medical, Svizzera; Fisher & Paykel, Nuova Zelanda; Dräger, Lubecca). Gruppi capaci di gestire da soli metà del mercato mondiale degli apparecchi respiratori, mentre quasi nessuna grande struttura sanitaria si rifornisce al di fuori di questi.

In Lombardia sono stati già stanziati 47 milioni di euro per l’acquisto dei macchinari, mentre nelle altre regioni sono già partite le gare d’appalto. Il presidente di Confindustria Massimiliano Boggetti ha raggiunto un accordo con diversi fornitori internazionali, impegnandoli a dare precedenza nelle vendite alle strutture pubbliche, oltre a garantire la stabilità dei prezzi dei ventilatori.

Ti potrebbe interessare

Master in giornalismo LUMSA
logo ansa
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig