11/01/2012 Milano, la sede di Equitalia in Viale dell'Innovazione

Equitalia, al via la rottamazione
delle cartelle esattoriali
in quattro rate

La commissione Bilancio esamina il decreto
che vedrà la soppressione dell'Ente

La riforma di Equitalia ha intrapreso il suo graduale corso. La commissione Bilancio della Camera, riunitasi ieri per esaminare i 1.043 emendamenti presentati al decreto fiscale, si è soffermata sulla procedura che trasformerà l’Ente in questione.

Secondo il decreto legge 193/2016, infatti, Equitalia trasferirà completamente le sue funzioni all’Agenzia delle Entrate. Le attività di riscossione delle somme dei contribuenti italiani passeranno sotto il controllo dell’Agenzia, la quale introdurrà un nuovo modello organizzativo dal 1 luglio 2017.

L’obiettivo del Governo Renzi è quello di dar vita ad una modalità di riscossione dei tributi meno gravosa della precedente e di creare un clima meno ostile tra la cassa dello Stato e il cittadino. Eliminando Equitalia, inoltre, lo Stato potrebbe recuperare 4,5 miliardi di euro. Di conseguenza, i contribuenti che rottameranno le cartelle fin da subito, potrebbero avere degli sconti significativi – fino al 50%, percentuale variabile in base all’anzianità della cartella – sull’importo del debito accumulato con l’Ente.

Comunque, il decreto legge legato alla nuova Legge di Bilancio, prevede l’eliminazione di interessi e sanzioni riguardanti avvisi e cartelle esattoriali emessi tra il 2000 e il 2015. In pratica, a chi decide di aderire alla rottamazione della propria cartella, saranno eliminate le more e gli interessi legali, così come saranno ridotti gli agi. Si tratta della cosiddetta “definizione agevolata”.

A partire da ieri, intanto, è possibile scaricare il modulo DA1 dal sito web di Equitalia, utile a chiudere gli annosi conti. Entro il 23 gennaio 2017, la domanda potrà essere inviata via posta certificata o consegnata direttamente allo sportello, e il contribuente potrà scegliere la modalità di pagamento. Difatti, sono previste attualmente – in attesa della conversione in provvedimento – massimo quattro rate: l’ultima da saldare il 15 marzo 2018. L’Ente, comunque, risponderà nel tempo indicando gli importi e le scadenze.

Sia chiaro, però, che con l’esonero di Equitalia, non ci saranno esenzioni totali per i cittadini: saranno, quindi, tenuti a versare interamente le imposte dimenticate o evase. Nessun cambiamento, poi, ci sarà riguardo ai diritti di notifica, il rimborso per le spese e gli interessi di ritardata iscrizione. Ma con questa riforma, probabilmente, migliorerà la situazione del carico fiscale, che dovrebbe diminuire. Anche se gli esperti sono cauti e non si pronunciano ancora.

Rossella Melchionna

È nata ad Ariano Irpino (AV) il 17/11/1991. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale presso l’Università degli studi di Salerno, collabora con due testate cartacee, "Segnocinema" (bimestrale di teoria e critica del cinema) e "Il Mattino" (quotidiano, edizione Avellino).