HomeCronaca Fratelli scomparsi in Sardegna: due fermati con l’accusa di omicidio

Fratelli spariti in Sardegna
fermate due persone
accusate di omicidio

In passato c'erano stati degli attriti

tre le due famiglie coinvolte

di Andrea Murgia20 Marzo 2020
20 Marzo 2020

Arriva una svolta nelle indagini sulla scomparsa di due fratelli calabresi nella zona sud-orientale della Sardegna. I carabinieri di Cagliari hanno fermato nelle prime ore di questa mattina gli unici indagati: Joselito Marras, 57 anni, e il figlio Michael, di 27. L’accusa è di duplice omicidio.

I due fratelli, Massimiliano e Davide Mirabello, rispettivamente di 35 e 40 anni, vivevano a Dolianova. Sono spariti in una domenica pomeriggio del 9 febbraio scorso, dopo essere usciti di casa. Da allora, l’attività degli investigatori non si è mai fermata, ma i controlli a tappeto nelle campagne non hanno permesso di ritrovare i due.

Sono stati però raccolti elementi utili che hanno poi fatto scattare il duplice fermo: le tracce di sangue presenti lungo la strada in cui è stata trovata bruciata l’auto dei Mirabello e un paio di guanti sporchi di sangue. Indizi che poi sono stati analizzati dagli specialisti del Ris.
Secondo l’accusa, i Marras avevano avuto in passato diversi attriti con i Mirabello, a causa di un terreno confinante. Ai due fratelli era stato ucciso il cane ed erano stati bruciati un capanno e delle attrezzature.

Nel 2018, invece, Michael Marras è stato picchiato brutalmente, tanto da riportare 40 giorni di prognosi. Uno dei fratelli calabresi è stato indagato per quell’episodio.

Padre e figlio, dopo essere stati raggiunti nella propria abitazione, adesso si trovano in caserma.

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