GOLPE D’EGITTO/2. Sharm el Sheikh è sicura ma arrivano le prime defezioni. Grane per i tour operator

L’Egitto è ripiombato nel caos, la situazione nel Paese è fortemente instabile. E parecchi turisti che avevano prenotato una vacanza tra Mar Rosso, piramidi e dune del deserto, già pronti per le ferie estive, dovranno rivedere i loro piani. Sul sito dell’Unità di crisi del ministero degli Esteri, “Viaggiare sicuri”, un avviso di ieri mette in guardia sulla situazione egiziana ma, nella maggioranza dei casi, sono i tour operator ad avere l’ultima parola sulle decisioni dei vacanzieri. 
La Farnesina mette in guardia, ma fa dei distinguo. “La situazione generale di sicurezza rimane estremamente fluida”, così inizia la nota riguardante l’Egitto, pubblicata ieri sul sito della Farnesina “Viaggiare sicuri”. Si procede poi ad un’analisi più dettagliata, da cui si evince che non tutte le destinazioni all’interno del Paese sono a rischio: “Nelle località del Cairo, Alessandria, Suez, Ismailia, Port Said ed in quelle del delta del Nilo – prosegue l’avviso – si consiglia di rinviare i viaggi se non quelli assolutamente necessari. Estrema cautela va esercitata a maggior ragione anche nel Nord Sinai, dove si è registrato negli ultimi mesi un sensibile peggioramento del quadro di sicurezza. Viaggi e spostamenti in questa regione vanno evitati”. “Situazione tranquilla”, invece, per le principali località turistiche, sia quelle sul Mar Rosso come Sharm El Sheikh, Marsa Alam e Hurgada, sia in Alto Egitto (Luxor, Assuan).
Acque agitate per i tour operator. “Tanto era già tutto fermo quest’anno – taglia corto il responsabile di un’agenzia di viaggi romana, dettagliante di Swan Tour, che opera in ambito egiziano – ci sono certo state delle disdette in più negli ultimi giorni per via dei disordini in Egitto, soprattutto perché il ministero degli Esteri non fa delle dichiarazioni univoche sull’argomento e la gente, nell’indecisione, annulla”. “Per lo più chi disdice l’Egitto – prosegue – viene reindirizzato dai tour operator in località comela Grecia ola Spagna, solo che, trattandosi ora di alta stagione, se non si trova il modo di dirottare il viaggio si dovrebbe rimborsare almeno parzialmente il cliente”.
Una cosa è certa, la crisi economica che sta strozzando il settore turistico rischia di influire sulle decisioni delle agenzie, che non sono ben disposte a perdere ulteriori guadagni sulle prenotazioni, come mette in guardia il presidente di Adico Associazione Difesa Consumatori, Carlo Garofolini. “Invitiamo gli operatori del settore a comportarsi con serietà, senza speculare sui timori dei viaggiatori e anzi cercando soluzioni di compromesso che tutelino entrambe le parti – avverte Garofolini -la Farnesinanon aiuta a far chiarezza, diramando una nota che da una parte rassicura, ma dall’altra allarma. Non resta che appellarsi al buon senso e alla professionalità di agenzie e tour operator, sottolineando che sebbene i maggiori centri turistici vengano definiti sicuri, è comprensibile come molti consumatori siano in allarme e non affrontino la partenza con l’entusiasmo che avrebbero avuto fino a pochi giorni fa, e quindi le loro esigenze vanno tenute comunque in debita considerazione”.
Turisti avvertiti, insomma: non è necessario, in teoria, disfare a tutti i costi le valige né arrivare ad agosto col portafoglio più leggero. Nel caso in cui il viaggio venisse cancellato per “sopravvenuto evento non imputabile alle parti”, l’articolo 92 del Codice del Turismo prevede infatti la concessione di “un altro pacchetto turistico di qualità equivalente o superiore senza supplemento di prezzo, o di un pacchetto turistico qualitativamente inferiore previa restituzione della differenza del prezzo”.
Giulia Di Stefano