Participants in the torchlight to remember Giulio Regeni, an Italian student murdered in Cairo (Egypt), in front of the Pantheon, in the centre of Rome, Italy, 25 July 2016. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

L'Egitto dice sì all'Italiaper l'analisi delle immaginiche ritraggono Regeni

Giulio è scomparso il 25 gennaio Prima di sparire è stato a Dokki

Il procuratore egiziano, Nabil Ahmed Sadek, ha concesso all’Italia l’analisi degli ultimi video che ritrarrebbero il ricercatore Giulio Regeni, scomparso il 25 gennaio scorso al Cairo e poi trovato morto nove giorni dopo con evidenti segni di tortura sul corpo.

Prima di sparire, il ricercatore sarebbe passato davanti alle telecamere di sorveglianza nella stazione della metropolitana nella zona di Dokki. Queste immagini non sarebbero più visibili e l’Egitto dichiara di non essere in grado di recuperarli. L’analisi passa quindi nelle mani di esperti italiani e di un’azienda tedesca specializzata nel recupero di questo tipo di filmati. Spetta a loro fare luce su questa vicenda.

Intanto l’Amnesty International Italia ha organizzato una giornata di solidarietà e mobilitazione per il prossimo 25 gennaio, a un anno esatto dalla scomparsa del ricercatore italiano. In molte piazze alle ore 19:41 (quando Giulio è uscito di casa per l’ultima volta prima di sparire nel nulla) verranno accese delle fiaccole, ma l’appuntamento principale si terrà a Roma, all’Università Sapienza, dove verranno letti estratti dei diari di viaggio di Regeni e interverranno, in collegamento telefonico, i suoi genitori.

Marina Lanzone

Nata a Monopoli (Ba) il 17 febbraio 1993. Laureata in Lettere all'Università di Bari, ha iniziato a collaborare con una testata on-line. Nel 2016 ha frequentato un Master in giornalismo semestrale che le ha offerto l’opportunità di fare uno stage presso la sede romana del Tg5. Appassionata di teatro e cinema ma anche costume e società ha iniziato il secondo master in giornalismo presso la Lumsa per mettersi in gioco e diventare una giornalista multitasking.