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HomeCronaca Muore a 22 anni dopo l’intervento al naso: il chirurgo scelto su TikTok

Margaret, morta a 22 anni
dopo l'intervento al naso
Due persone indagate

Aveva scelto il medico su TikTok

Giallo sulla cartella dell'operazione

di Vincenzo Cimmino13 Novembre 2024
13 Novembre 2024

Personale medico in ospedale | Foto Ansa

ROMA – È morta a 22 anni Margaret Agata Spada. Era a Roma per sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica. Per l’operazione al naso, di routine, aveva scelto il medico su TikTok. Il decesso della giovane, originaria della provincia di Siracusa, risale al 7 novembre scorso. La Procura di Roma ha avviato un’indagare per omicidio colposo nei confronti di due persone, padre e figlio, titolari dello studio medico ed entrambi medici. “Per chiarire le cause della morte – spiega l’avvocato Alessandro Vinci, legale dei familiari della ragazza – sarà necessaria l’autopsia. Margaret aveva scelto la struttura dopo alcune ricerche su internet”.

L’intervento andato male

La giovane, nata a Lentini, aveva contattato il centro medico in zona Eur attraverso una delle pubblicità del social. Margaret arriva nella capitale il 4 novembre, felice di sottoporsi all’intervento. Le cose, però, non vanno come dovrebbero. La ragazza si sente male subito dopo l’anestesia locale, le sue condizioni appaiono immediatamente gravi. Al suo ragazzo viene chiesto se Margaret soffra di particolari allergie. Lui non sa rispondere ma capisce che qualcosa non va. Entra in camera operatoria, fa dei video col cellulare. Margaret è sul lettino, trema.

Gli interrogativi sulla morte

Trasportata di corsa al Sant’Eugenio, la sua agonia finisce dopo pochi giorni. Abbastanza affinché il pm Erminio Amelio delegasse ai carabinieri del Nas le indagini, con le cartelle cliniche poste immediatamente sotto sequestro. Da lì una serie di domande: la ragazza soffriva di qualche allergia? La clinica era autorizzata a operare? Sono state seguite correttamente tutte le procedure? Per rispondere gli inquirenti stanno lavorando senza sosta. 

I documenti mancanti

Lo studio è stato sequestrato, nell’ambulatorio non è stato trovato nessun documento relativo all’intervento e mancherebbe anche l’attestazione sul consenso informato sottoscritto dalla giovane vittima, quello sui rischi e le allergie. Elementi che aggravano la posizione dei due indagati, padre e figlio, titolari dell’attività. La Procura, per capire le cause del decesso, oggi affiderà l’autopsia all’istituto di medicina legale del policlinico di Tor Vergata.

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