Una maxi operazione internazionale antidroga ha portato questa mattina a decine di arresti e sequestri fra Calabria e Colombia. L’operazione Stammer ha sgominato una rete internazionale di spaccio con basi in Europa e in 10 regioni italiane. E’ una delle più grosse operazioni antidroga mai condotte in Italia.
«L’operazione conferma il rapporto privilegiato della ‘ndrangheta con i narcos sudamericani e la grande capacità di gestire la vendita in molte regioni», ha dichiarato il procuratore della repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri. L’inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catanzaro, mentre le operazioni sono condotte dal Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata (Gico) del comando provinciale della Guardia di finanza del capoluogo.
L’operazione ha condotto gli inquirenti al sequestro di 8 tonnellate di cocaina in Colombia, mentre altre partite di droga minori, fra i 60 e i 100 chili, sono state sequestrate in Italia ed in Europa. La Dda di Catanzaro ha emesso provvedimenti di fermo nei confronti di 54 persone, di cui ne sono stati eseguiti 43. Gli ordini di sequestro di beni ammontano a circa 8 milioni di euro. Le accuse, a vario titolo, riguardano il coinvolgimento in traffico internazionale di sostanze stupefacenti gestito dalla ‘ndrangheta. Il centro nevralgico del malaffare era gestito dal gruppo Pititto – Prostamo – Iannello con base a Mileto, in provincia di Vibo Valentia. L’operazione è stata condotta in tutta Italia. Lo stupefacente infatti arrivava nella penisola prevalentemente attraverso il porto calabrese di Gioia Tauro, Genova e Napoli e veniva poi distribuita grazie a una rete di vendita dislocata in Calabria, Sicilia, Campania, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia.
«Le cosche di ‘ndrangheta hanno mostrato ancora una volta una grande solidità finanziaria», ha specificato ancora Gratteri. ll comandante generale della Guardia di finanza Giorgio Toschi ha espresso apprezzamento per l’impegno nel contrasto al traffico internazionale di stupefacenti. «Sono state assunte molteplici iniziative investigative che hanno interessato l’intero territorio nazionale e la Colombia, con risvolti rogatoriali con le Autorità sudamericane. Dimostrano il costante impegno della Guardia di Finanza» e «permettono di strappare alle “mafie” la loro linfa vitale, patrimoni in continuo movimento che i criminali cercano di investire e riciclare, inquinando l’economia legale».