Niente frequenze per Rai e Mediaset
L’Agcom: “Garantiti pluralismo e concorrenza”

Cattive notizie per Rai e Mediaset. Anche se l’Agcom ha approvato il provvedimento definitivo sulle regole per l’asta delle frequenze digitali, i due grandi gruppi sono stati esclusi; stessa sorte è toccata a Telecom Italia Media. Nessun problema per i piccoli operatori mentre Sky potrà concorrere per un solo multiplex (contenitore di canali televisivi).
Una decisione destinata a fare storia in quanto, per la prima volta, non ci sono stati favoritismi per i cosiddetti “poteri forti”, a vantaggio delle piccole imprese. Una decisione presa, come spiegato dal Garante, per “garantire un maggior grado di concorrenza e pluralismo nella diffusione dei contenuti, come richiesto anche dalla Commissione europea”.
Non ammessi, pertanto, tutti i gruppi già in possesso di 3 o più multiplex (la Rai ne ha 4 come Mediaset), mentre è stato fissato a 5 il numero di multiplex che ogni operatore potrà avere anche al di fuori della gara. Una scappatoia che permetterà agli esclusi di acquistare successivamente le frequenze, se autorizzati dal Garante. La concessione delle frequenze sarà ventennale e fra cinque anni ci sarà una nuova asta per altri tre blocchi riservati, stavolta, agli operatori di telefonia mobile per le tecnologie di quarta generazione (Lte). Ora il provvedimento passa al Ministero dello Sviluppo Economico a cui spetta il compito di predisporre il bando.

Domenico Cavazzino