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HomeCronaca Nuovi scioperi per Gaza. Usb: “Blocchiamo l’Italia”. Salvini: “Non lo permetteremo”

Nuovi scioperi per Gaza
Usb: "Blocchiamo tutto"
Salvini: "Non lo permetteremo"

A Taranto bloccata una petroliera

Anche la Cgil è pronta allo sciopero

di Leonardo Macciocca25 Settembre 2025
25 Settembre 2025

Un momento del corteo per la Palestina che ha radunato manifestanti da tutto il Veneto nel giorno dello sciopero indetto da Usb e Cobas a Marghera, 22 settembre 2025 | Foto Ansa

ROMA – Un nuovo sciopero generale, questa volta senza preavviso e con una parola d’ordine: “blocchiamo tutto”. È quanto annunciato da Guido Lutrario, membro dell’esecutivo nazionale confederale dell’Unione sindacale di base (Usb) nel corso della conferenza Stampa a Montecitorio indetta dal Global Movement to Gaza Italia. L’iniziativa nasce in risposta agli attacchi contro la missione umanitaria diretta a Gaza Global Sumud Flotilla, avvenuti nella notte tra il 23 e il 24 settembre. “A Roma Piazza dei Cinquecento sarà presidio permanente per Gaza. E sarà così in tutta Italia. Organizzeremo 100 piazze per Gaza”, ha aggiunto il delegato. Anche la Cgil, dopo il raid, si è detta pronta a uno sciopero generale qualora se ne verificheranno altri. L’Usb, al termine del presidio di ieri sera davanti l’ingresso del porto mercantile di Taranto, ha annunciato che la petroliera Seasalvia non entrerà in porto. La nave era attesa per rifornirsi di 30mila tonnellate di greggio destinate all’aviazione militare israeliana.

Cosa dice la legge?

L’Usb ha intenzione di sfruttare l’articolo 2 comma 7 della legge sugli scioperi. La norma prevede infatti che possa essere indetto uno sciopero senza rispettare i termini di legge, per difesa dell’ordine costituzionale o in protesta per gravi eventi legati alla sicurezza dei lavoratori. 

Salvini: “Non lo permetteremo”

Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha definito “irresponsabile” il sindacato e ha avvisato: “Non permetteremo che blocchino il Paese e lo portino del caos”. A seguito degli scontri in stazione Centrale a Milano durante la manifestazione di lunedì 22 settembre, Salvini aveva detto: “Chiederemo una cauzione a chi organizza cortei e manifestazioni, in caso di danni pagheranno di tasca loro”, proposta di legge dalla quale però Forza Italia ha preso le distanze attraverso il suo portavoce nazionale Raffaele Nevi. Intervistato dal Fatto Quotidiano, Nevi ha infatti definito la proposta “di difficile attuazione”.

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