Alcuni lavoratori del Gruppo Megamark di Trani mentre raccolgono i pomodori a Foggia, 23 settembre 2019.  ANSA/FRANCO CAUTILLO

Braccianti e colf illegaliIl governo pensa a una normaper la loro regolarizzazione

Bellanova: "Garanzia per il raccolto" Salvini: "Sanatoria per clandestini"

Un permesso di soggiorno stagionale, rinnovabile in presenza di un contratto di lavoro. È questa la misura che il governo sta studiando per regolarizzare circa 600mila lavoratori dei campi e garantire la raccolta agricola. Misura che potrebbe essere allargata anche a colf e badanti.

La proposta è della ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, che sta lavorando con la collega del Viminale Luciana Lamorgese, e i titolari del ministero del Lavoro Nunzia Catalfo e del Sud Giuseppe Provenzano. La norma potrebbe essere inserita nel “Decreto maggio”, che dovrebbe essere varato questa settimana. “Quello che ho posto ai colleghi della maggioranza è chiarissimo: assumere la responsabilità di regolarizzare persone che sono nel nostro Paese e ci lavorano magari da anni”, ha dichiarato Bellanova. “Se non accade, lo Stato si rende non solo complice ma fautore dell’illegalità in cui questi lavoratori sono costretti”.

La ministra dell’Interno Lamorgese però starebbe pensando a una platea più ridotta, rispetto alle 600mila persone individuate da Bellanova. La regolarizzazione poi permetterebbe anche di controllare al meglio le situazioni dei “ghetti”, spesso gestiti dalla criminalità organizzata, in cui sono costretti a vivere i braccianti che lavorano nei campi in Puglia e Calabria. Al Viminale si starebbe studiando una norma per aiutare anche i braccianti italiani.

Garantire il raccolto, quindi, e diminuire l’illegalità. Una mossa che potrebbe portare nelle casse dello Stato 1,2 miliardi di euro, stando alle stime della Cia-Agricoltori italiani. Che però avvisa Palazzo Chigi: “Se non si agisce in fretta, la sanatoria rischia di avere effetto fra troppi mesi, quando la stagione della raccolta sarà terminata e i prodotti saranno abbandonati nei campi per mancanza di forza lavoro, con la conseguenza per le famiglie di trovare scaffali vuoti nei supermercati”.

Sulla norma promette battaglia il leader della Lega Matteo Salvini: “Prima lasciano che decine di mafiosi e assassini escano dal carcere, poi provano una sanatoria di centinaia di migliaia di clandestini. Abbiamo, tutti insieme, il dovere morale di fermarli”.

Federico Marconi

Roma, 1993. Dopo la maturità scientifica abbandona i numeri per passare alle lettere: prima di approdare alla Lumsa studia storia contemporanea a La Sapienza e giornalismo alla Fondazione Basso. Ha prodotto un web-doc per ilfattoquotidiano.it e collabora con L’Espresso