Roma, Il Giubileo della tangente
malaffare al San Camillo
26 indagati e 10 fermi

Le opere per l’Anno Santo nel mirino dei Carabinieri: all’alba le prime custodie cautelari

All’alba di oggi i Carabinieri hanno fatto scattare 10 provvedimenti di custodia cautelare nell’ambito di una operazione sugli appalti dell’ospedale San Camillo di Roma. Nell’ambito di un’inchiesta fra la Capitale e Frosinone, la compagnia Trastevere dell’Arma ha aperto un’indagine coinvolgendo 26 indagati.

I reati contestati sono molteplici: corruzione, turbata libertà degli incanti, estorsione, falsità materiale commessa dal P.U. in atti pubblici, peculato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Le indagini si sono concentrate su appalti e loro concessione relativi alla ristrutturazione del Pronto Soccorso, la realizzazione di nuovi posti letto per la Terapia Intensiva e sulla ristrutturazione del Padiglione Lancisi.

Sotto il mirino del gip sono finite le opere di ristrutturazione del polo ospedaliero di Roma, in vista del Giubileo straordinario della Misericordia, che hanno portato anche al sequestro preventivo di beni immobili di un valore di quasi un milione di euro, e delle quote societarie delle tre imprese sotto inchiesta, per complessivi altri duecentocinquantamila euro. “Se non entramo dalla porta, entramo dalla finestra” viene registrato da una delle telecamere nascoste dagli agenti e che hanno portato alla luce un sistema consolidato: secondo quanto riportato, fra gli altri, da Il Fatto Quotidiano, è stata dimostrata la previsione a latere di un appalto di manutenzione, una serie di ulteriori servizi definiti fittiziamente come “complementari” e risultati essere poi duplicazioni di prestazioni già eseguite.

L’ospedale romano non è nuovo a situazioni di degrado: nello scorso agosto, all’interno del San Camillo, l’intero reparto di pneumatologia con 18 degenti fu evacuato a causa del crollo di un soffitto, mentre a maggio un incendio aveva causato la morte di un paziente, seguito pochi giorni dopo da uno stupro in corsia.

Lorenzo Capezzuoli Ranchi

Nato a Roma durante i mondiali di Italia ’90, è iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Lazio, albo pubblicisti. Dopo una esperienza a New York, dove studia Broadcast Journalism alla New York Film Academy, torna nella Capitale per il Master in giornalismo della Lumsa. Estroverso, spigliato e gran chiacchierone, guarda al prossimo biennio col sorriso.