Scandalo maxi-tangente bus Roma. L’ennesima storia di mazzette e corruzione imbarazza il Comune

Il Campidoglio è ancora una volta nell’occhio del ciclone. Perquisite dagli agenti della Guardia di Finanza e del Ros la sede di Roma Metropolitana, gli uffici dell’Ente Eur ela Breda Menarinidi Bologna. Le indagini della Procura di Roma, del sostituto Paolo Ielo, riguardano la fornitura di 40 filobus all’azienda trasporti Atac della capitale, dal valore di 20 milioni di euro.

L’inchiesta. Nasce dalle rivelazioni del commercialista Marco Iannilli, già finito in carcere nell’indagine Enav e Selex. L’appalto risale al 2008, quando l’Ati, Associazione Temporanea di Imprese, si era aggiudicata la realizzazione della linea di filobus (poi convertiti a tram su gomma) sui nascenti corridoi Eur-Tor de’ Cenci ed Eur Laurentina- Tor Pagnotta.
Secondo gli inquirenti sarebbe stata pagata una tangente di 500mila euro attraverso il meccanismo delle sovrafatturazioni. Nell’inchiesta risultano 4 indagati tra cui l’ad dell’Ente Eur Riccardo Mancini e l’ex ad di Breda Menarini Roberto Ceraudo. Le ipotesi di reato sono la corruzione e la frode fiscale. «Mancini e Ceraudo non si conoscono nemmeno. Siamo a disposizione della magistratura per ogni chiarimento», ha spiegato l’avvocato Luciano Moneta Caglio, che difende Mancini.

Le reazioni della politica. E’ stata una settimana difficile per il centro destra romano dopo lo scandalo Fiorito alla Regione e questa nuova presunta storia di mazzette e corruzione alimenta nuove polemiche tra maggioranza e opposizione ma il sindaco Alemanno minimizza: «Stiamo seguendo la vicenda, si tratta di una storia vecchia uscita sui giornali un anno fa», e poi ha aggiunto «Si tratta al momento di situazioni abbastanza frammentarie, abbiamo fiducia nella magistratura». Lo scandalo imbarazza il comune di Roma ma l’assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma precisa che «nel caso in cui tutto corrispondesse a realtà, il Comune sarebbe parte lesa in questo procedimento e prenderà i provvedimenti del caso».
Intanto il Pd punta l’indice contro l’ennesimo scandalo e attacca: «Dopo Fiorito Batman, fedelissimo di Alemanno –ha dichiarato il segretario romano Marco Miccoli- risulta indagato anche Mancini, manager vicinissimo al sindaco. Con Alemanno Roma è quotidianamente teatro di scandali».
E il Consigliere del PD Athos De Luca rincara la dose affermando:«Il sindaco dopo le dichiarazioni sugli scandali che hanno investito il suo partito in Regione, sarebbe opportuno che iniziasse l’azzeramento Roma dall’assedio di affaristi, incapaci e indagati messi da lui in tutti i posti chiave della città, iniziando dal Dott. Mancini».

Alessandro Filippelli