Sciacalli in azione
tra le rovine di Norcia
Sparito dipinto del 600

Patrimonio artistico a rischio
si temono ulteriori danneggiamenti con il maltempo

Dagli sciacalli nelle abitazioni ai ladri d’arte. Il dipinto Il perdono di Assisì è sparito dalla chiesa di Santo Stefano, nella frazione di Norcia, Nottoria. La scoperta è stata fatta dal parroco. E mentre i carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico e culturale indagano per ricostruire l’accaduto, non si esclude che un abitante del paese possa avere pensato di prendere il dipinto del ‘600 per metterlo al sicuro in previsioni di nuove scosse. Tra i muri afflosciati e i calcinacci torna l’incubo degli sciacalli che sempre segue il terremoto.  A denunciarlo, sui social, il professor Alberto D’Atanasio: “Divulgate perché i ladri non possano vendere […] Mi sento derubato di una parte che fa la mia appartenenza e quindi la mia identità. Ho risentito nostalgie antiche e ancora vivide. Non ho più fiducia se non in ciò che so e cerco di sapere”

Intanto il rischio dei furti si accompagna a quello di possibili ulteriori danneggiamenti, dopo quelli provocati dal sisma, a causa del maltempo. Sono coperte da teloni e al riparo dalla pioggia da questa mattina in Umbria le macerie della chiesetta di San Salvatore in Campi, vicino a Norcia, uno dei gioielli d’arte rasi al suolo dal terremoto del 30 ottobre. Si tratta di una copertura provvisoria, spiega la soprintendente Marica Mercalli, in attesa che venga realizzata la tettoia che è stata progettata dai tecnici. Domani, proprio attorno alle macerie della chiesetta romanica, la soprintendente incontrerà la direttrice dell’Istituto Centrale per il Restauro Gisella Capponi insieme con altri tecnici ed esperti per capire come impostare il lavoro di recupero dei frammenti degli affreschi che erano contenuti nell’edificio e di una preziosa iconostasi dipinta anch’essa rimasta sotto le macerie

Simone Alliva

Laureato all'università Lumsa di Roma in Scienze dell’informazione, comunicazione e marketing, ha iniziato la professione da giornalista pubblicista nei giornali locali della Calabria. Passando nel 2013 al settimanale “L’Espresso”, dove si è occupato di cronaca politica e diritti civili.