NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:07 del 15 dicembre 2025

HomeEsteri Strage di Sydney, c’è la firma dell’Isis. Netanyahu accusa l’Australia: “Gettate benzina sul fuoco dell’antisemitismo”

Strage di Sydney, c’è la firma dell’Isis. Netanyahu accusa l’Australia: “Gettate benzina sul fuoco dell’antisemitismo”

di Lorenzo Giovanardi15 Dicembre 2025
15 Dicembre 2025
sydney

Un abbraccio nei pressi di Bondi Beach, Sydney | Foto Ansa

SYDNEY – I due responsabili della strage a Bondi Beach – Naveed e Said Akram, padre e figlio – avevano giurato sottomissione all’Isis nel 2019. È quanto riportato dall’emittente australiana Abc, citando il servizio d’intelligence interna dell’Asio (Canberra Australian Security Intelligence Organisation. 

Nella vettura usata dai terroristi – spiegano gli investigatori – sono stati trovati dei vessilli del gruppo terroristico dello Stato Islamico.

Naveed Akram sotto la lente dell’Asio già nel 2019

L’Asio si era già interessata a uno degli attentatori nel 2019: Naveed Akram (50 anni), finito sotto la lente degli investigatori dopo un altro attacco terroristico, sempre dell’Isis. La conferma è arrivata anche dal primo ministro australiano Anthony Albanese, che ha riferito ad Abc come il terrorista fosse stato indagato per un periodo di sei mesi – 6 anni fa – senza essere valutato come “minaccia concreta”. 

Cosa è successo a Bondi Beach

Sono le 18,45 (ore locali) di domenica 14 dicembre. A Bondi Beach, una delle spiagge più conosciute di Sydney, uomini e donne della comunità ebraica stanno festeggiando l’Hanukkah, una delle ricorrenze più sentite del loro calendario. I due attentatori, posizionati su un ponticello, iniziano a sparare all’impazzata. La festa, in un attimo, diventa teatro di terrore, tra urla e corse disperate con il solo obiettivo di sopravvivere. Uno dei due terroristi scende dalla struttura per sparare alla folla da posizione più ravvicinata. 

Il fruttivendolo eroe

Il bilancio è di 16 morti e 30 feriti. Ahmed al Ahmed, un fruttivendolo eroe, ha evitato che la conta delle vittime si aggravasse. L’uomo – 43 anni – è riuscito a disarmare uno dei terroristi, costringendolo alla fuga. Tra i morti anche l’attentatore Naveed Akram, mentre il figlio – Said – riversa in condizioni critiche. Le vittime avevano tra i 10 e gli 87 anni: tra loro anche il rabbino di Sidney Eli Schlanger. 

Il fruttivendolo ferito all’ospedale di Sydney

La polemica di Netanyahu

A poche ore dall’attacco, sono arrivate le parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Una presa di posizione dura contro il primo ministro australiano Albanese. “L’Australia ha gettato benzina sul fuoco dell’antisemitismo già prima di questo attacco”. Il riferimento è alle politiche australiane, che hanno portato al riconoscimento dello Stato palestinese. Questo – secondo Bibi – “incoraggia l’odio per gli ebrei che ora infesta le vostre strade. L’antisemitismo è un cancro”. Un modo per combattere l’antisemitismo? “Denunciarlo e combatterlo. È quello che stiamo facendo in Israele. Le forze di difesa israeliane e le nostre forze di sicurezza, con il nostro governo e la nostra lezione, continueremo a farlo”, ha continuato Netanyahu.

Allerta sicurezza anche in Italia

L’allarme sicurezza, ora, si è diffuso. Massima attenzione sui potenziali obiettivi dei terroristi in Italia: è questo il monito del Dipartimento della Pubblica sicurezza in vista delle elezioni dei rappresentanti dell’Unione della comunità ebraica italiana, in programma oggi 15 dicembre. Il provvedimento mira a aumentare le misure di sicurezza su tutti i luoghi ritenuti sensibili e verrà mantenuto anche nei prossimi giorni. 

Ti potrebbe interessare