L'aula della Camera fotografata durante l'esame della legge di bilancio, Roma, 6 dicembre 2018. ANSA/CLAUDIO PERI

Manovra, governo spaccatoRenzi: "Evitare di inserirenuove tasse per italiani"

Critiche anche da Confindustria "Evasione non si combatte con carcere"

Dopo essere arrivata alle Camere, la manovra economica resta ancora al centro delle polemiche politiche, creando tensioni nella maggioranza.
La legge di bilancio da 30 miliardi prevede diverse misure: un intervento da 23 miliardi per mettere un freno all’aumento dell’iva, oltre ad un ricorso al deficit per 16,3 miliardi nel 2020, di 12,7 nel 2012 e 10,5 miliardi nel 2022. Previste anche nuove tasse, che saranno introdotte nel 2020, che riguardano un aumento del prelievo fiscale per oltre 2 miliardi.
La tassa sulle auto aziendali frutterà 332,6 milioni, mentre sono previsti bonus per 440 mila bebè, oltre al congedo per i neo papà da 5 a 7 giorni. La stretta sul forfait al 15% per le partite Iva infine vale 894 milioni per il 2021 e 568 milioni per il 2022.

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, in un’intervista al Giornale dice di non attaccare il governo, al contrario di quello che si vuole far credere: “Io aiuto il governo evitando che si mettano nuove tasse in un Paese in cui ci sono fin troppi balzelli”. Sulle tasse poi aggiunge: “Ci sono i No Tav, i No Tap. E poi c’è Italia Viva che è No Tax. La plastic tax serve a fare cassa”.

Per quanto riguarda l’evasione fiscale, è Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria, a rilasciare un giudizio critico sulla manovra: “Utilizzare un decreto per un intervento di questa ampiezza su materia penale è quantomeno discutibile. La sola leva penale non è sufficiente a contenere il tax gap, a combattere l’evasione fiscale”. La numero uno degli industriali poi aggiunge che, contro l’evasione fiscale, c’è bisogno di interventi che non si limitino a minacciare il carcere come unica risposta sanzionatoria, “ma che disegnino pene, anche severe, in funzione del disvalore sociale della condotta e delle oggettive caratteristiche e condizioni di chi la mette in atto”.

Rossella Dell'Anno

Rossella Dell’Anno, nata ad Avellino il 06/07/1989. Diplomata nel 2008 al Liceo Linguistico “P.E. Imbriani” di Avellino. Laurea triennale nel 2013 in Lettere e Filosofia, indirizzo moderno, presso “L’Università degli Studi di Napoli L’Orientale”. Laurea magistrale in Editoria e Scrittura nel 2016 presso “La Sapienza”. Dal 2018 iscritta al Master in giornalismo LUMSA.