Due garanti dei minorisequestrate in Pugliarilasciate dopo un'ora

L'episodio in un Centro d'Accoglienza I ragazzi: "Nessun futuro per noi"

“È doloroso e difficile aver vissuto questa esperienza ma ancor più dolorosa e difficile è la condizione che vivono questi stessi ragazzi e anche gli operatori che se ne prendono cura. Non ci fermeremo e domani saremo a Trani, in un altro centro e continueremo a fare pressioni sul Ministero dell’Interno perché acceleri il percorso di trasferimento e di collocamento dei ragazzi in contesti più adeguati”. Questo è il messaggio di speranza che Rosy Paparella, la garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza della Puglia ha affidato al suo profilo facebook dopo i fatti accaduti ieri pomeriggio a Cassano delle Murge, in provincia di Bari. La garante Paparella e Filomena Albano, la responsabile nazionale per le politiche sull’infanzia, sono state sequestrate in una ispezione della struttura pugliese destinata all’accoglienza di minori non accompagnati. Il sequestro è terminato con l’intervento dei carabinieri, arrivati a liberare la Albano e le persone che erano con lei.

La protesta è scoppiata mentre gli operatori e le garanti erano nella sala riunioni del centro d’accoglienza. Il crescente nervosismo dei ragazzi ha spinto la delegazione a tentare di uscire. Per impedire che ciò accadesse i giovani migranti hanno circondato le auto impedendo alla delegazione di allontanarsi dal centro. Solo una chiamata da cellulare ai carabinieri, che sono giunti subito sul posto è riuscita a calmare gli animi degli ospiti e a liberare la garante nazionale e le persone che la accompagnavano. “‘Ci fanno mangiare, ci fanno dormire, ma noi non andiamo a scuola” questo è ciò che lamentano i “rapitori”. È stata la stessa Paparella a raccontare all’Ansa: “Non facciamo niente, non vediamo nulla per il nostro futuro”, dicevano. Poi hanno continuato a parlarle sostenendo di non credere “più a nessuno, perché sono venuti dal Ministero e ci hanno detto un sacco di balle”.

William Valentini

Si laurea in Scienze Politiche con una tesi sullo sviluppo delle politiche sportive in Urss. Considera lo sport una manifestazione sociale, non una mera competizione. Ha collaborato con diverse testate on line e con la rivista Ama Roma, raccontando i club sportivi romani. Adesso scrive su Crampi Sportivi.