Fca, duello sulle emissionitra Italia e GermaniaE intanto volano le vendite

Delrio difende il gruppo Uil invita Dolbrindt a Melfi

Non sembra conoscere tregua la battaglia tra Germania e Italia sulle emissioni delle auto. Dopo lo scandalo che ha coinvolto Volkswagen (multata con 4,3 miliardi), il ministro dei trasporti tedesco Alexander Dobrindt riserva parole dure alla Fca. Che, come il gruppo di Wolfsburg, è entrata nel mirino delle indagini avviate negli Stati Uniti.

«Le autorità italiane sapevano da mesi che Fca, nell’opinione dei nostri esperti, usava dispositivi di spegnimento illegali», ha dichiarato in un’intervista alla “Bild am Sonntag”, il membro del governo tedesco. Sostenendo, poi, che la «Fiat Chrysler Automobiles si è rifiutata di chiarire». Un ammonimento è arrivato anche alla Commissione Europea che «deve conseguentemente garantire il richiamo di alcuni modelli».

Subito pronte le risposte dei ministri italiani dello Sviluppo economico e dei Trasporti. «Berlino, se si occupa di Volkswagen, non fa un soldo di danno», dichiara Carlo Calenda. «Questa interpretazione della Germania va contro le regole che ci siamo dati di responsabilità di ogni nazione verso le proprie case produttrici», ha aggiunto Delrio. «Noi non abbiamo chiesto nessuna ulteriore indagine su Volkswagen, ci siamo fidati di loro. È giusto che il confronto avvenga sulla fiducia e il rispetto reciproci». Volgendo lo sguardo agli obiettivi prefissati, il ministro dei Trasporti ha precisato che le strategie dell’Italia «mirano a ridurre drasticamente le emissioni di Co2 nel trasporto stradale. Per questo, abbiamo deciso, insieme agli altri Paesi europei, che dalla fine del 2017 entreranno in vigore i test di controllo delle emissioni eseguiti direttamente su strada, dove il comportamento dei veicoli è più rispondente a quello usuale».

Intanto, i sindacati Uil e Uilm della Basilicata, hanno invitato il ministro Dobrindt e la Commissione Ue a visitare lo stabilimento Fca di Melfi. Rocco Palombella, leader della Uilm, ha confermato che la vicenda Fca non ha nulla a che vedere con lo scandalo Dieselgate, poiché in questo caso non si è trattato di una truffa.

E sul fonte dei mercati, Fca è in crescita a dicembre: più 13,7% le vendite di auto in Europa. Secondo Acea, la quota del gruppo è salita al 6,2% dal 5,6% di dicembre 2015. Le immatricolazioni di auto a marchio Fiat sono aumentate nel mese dell’11,8%, le Jeep del 10,2%, le Lancia/Chrysler dell’1,5% e le Alfa Romeo del 43,7 per cento. Infine, nel 2016 le vendite del gruppo Fca sono cresciute del 14,1%, con una quota di mercato media pari al 6,6%, dal 6,1% del 2015.

Rossella Melchionna

È nata ad Ariano Irpino (AV) il 17/11/1991. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale presso l’Università degli studi di Salerno, collabora con due testate cartacee, "Segnocinema" (bimestrale di teoria e critica del cinema) e "Il Mattino" (quotidiano, edizione Avellino).