Cantico del ponte MorandiL'omaggio di De Muraal dramma genovese

L'artista e letterato dedica un'orazione civile alla tragedia della scorsa estate

“Ti guardano come si guarda un moloch privo di vita, mentre l’anima tua in eterno vivrà per come mano di artista ti ha disegnato”. È una delle frasi scritte da Bernardo De Mura in “Genova – Cantico per un ponte”, pubblicato pochi giorni dopo il crollo del Ponte Morandi, edito Edizioni Effetto di Torino. Artista, letterato, studioso e divulgatore, ama definirsi “viandante della parola”. Insegnante di filosofia nei licei, cagliaritano di nascita, è considerato uno dei massimi esperti di arte oratoria. Ha avuto oltre 4mila allievi tra seminari e altri incontri in cui ha insegnato l’arte di parlare in pubblico a politici, avvocati, attori e tante altre categorie di professionisti.

“È disdicevole prendersela con Riccardo Morandi, quel ponte lo pensò sessant’anni fa, quando non c’erano i mezzi superpesanti di oggi e anche i flussi di traffico erano diversi. In realtà anche il ponte è un organismo vivente e aveva bisogno di cure, ma nessuno gliele ha mai prestate. “Genova – Cantico per un ponte” è un’opera che oltre a diventare un curioso caso di letteratura applicata alla realtà, sta conoscendo una inattesa notorietà tra gli addetti ai lavori perché Bernardo De Muro, che a 80 anni ha deciso di “esiliarsi volontariamente” nel Nord Ovest Sardegna, è stato più volte invitato a incontri formativi, seminari e convegni riservati a chi di costruzioni ne sa.

“Nella sofferenza, in lutto dolente, rimarranno le famiglie dei morti e quelle dei vivi, e con esse la scuola delle italiche idee”. Una difesa d’ufficio che ha commosso Maurizio Morandi, figlio dell’architetto che realizzò il ponte che univa Genova. “Ci siamo visti a un convegno – racconta l’autore all’ANSA – commosso e abbracciato mi ha detto: “È strano che non debbano riprendere il ponte di mio padre”

Giorgio Saracino

Giorgio Saracino, classe 1994, laureato in Lettere. Giornalista pubblicista, ha collaborato con varie testate. Ha frequentato la scuola di Giornalismo della Fondazione Basso di Roma. Quattro stage in redazione: Sky Sport 24, Radio Vaticana, Left e Report (Rai Tre). Stagista professionista.