Istat, gli ultimi tre mesi i peggiori in sei anniper produzione industriale

A gennaio si registra una crescita dell'1,7% rispetto al mese precedente

Nonostante la crescita della produzione industriale di gennaio, gli ultimi tre mesi sono stati i peggiori da sei anni a questa parte. Bisogna tornare al periodo novembre 2012-gennaio 2013 (-2,2%) per trovare un calo medio superiore all’1,8% del periodo novembre 2018-gennaio 2019. “L’aumento di gennaio – rileva l’Istat non riesce comunque a compensare le variazioni negative degli ultimi mesi”.

L’Istituto rileva infatti un aumento dell’1,7% nel mese di gennaio rispetto a dicembre: la prima variazione congiunturale positiva dopo quattro mesi di cali continui. Nella media del trimestre novembre-gennaio, il livello destagionalizzato della produzione diminuisce dell’1,8% rispetto ai tre mesi precedenti. Su base annua “si attenua la caduta” con una flessione dello 0,8% nei dati corretti per gli effetti di calendario. Il miglioramento, sia tendenziale sia congiunturale, è trainato dal settore energia – in espansione del 6,4% sul mese e dell’11,7% sull’anno – anche per “effetto delle temperature più basse rispetto allo scorso anno”.

Bene anche il settore della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi. Diminuiscono invece i beni intermedi (-3,3%), i beni di consumo (-2,7%) e, in misura più contenuta i beni strumentali (-1,7%). Le diminuzioni maggiori interessano quindi i settori della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-10,5%), della metallurgia e dei prodotti in metalli, esclusi macchine e impianti (-8,8%) e delle attività estrattive (-4,6%). Limitandosi al settore manifatturiero, il segnale congiunturale positivo si ridimensiona (da +1,7% a +1,2%) e si registra su base annua una flessione molto più ampia (da -0,8% a -2,6%).

Giorgio Saracino

Giorgio Saracino, classe 1994, laureato in Lettere. Giornalista pubblicista, ha collaborato con varie testate. Ha frequentato la scuola di Giornalismo della Fondazione Basso di Roma. Quattro stage in redazione: Sky Sport 24, Radio Vaticana, Left e Report (Rai Tre). Stagista professionista.