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necessaria la revisione
Boeri, “un errore abolirli”

La polemica sui voucher
possibile la revisione
Boeri: "Un errore abolirli"

Oggi la sentenza della Consulta

che deciderà sul referendum

di Giulia Turco11 Gennaio 2017
11 Gennaio 2017

Oggi il referendum sul Jobs Act al vaglio della Consulta. Ma nel frattempo non si placano le accese polemiche sulla questione dei voucher. Il Parlamento potrebbe modificare la normativa prima dell’eventuale referendum, scongiurando così il voto. Lo ha sottolineato ieri il ministro del Lavoro Giuliano Poletti nel corso di un’informativa al Senato, affermando che la revisione dei voucher è ritenuta necessaria.

“Il governo”, ha detto Poletti, “intende riportare lo strumento dei voucher alla funzione per la quale era stato disegnato, ovvero dare copertura previdenziale e assicurativa alle attività occasionali, portandole così fuori dal lavoro nero”.

Il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano si è detto d’accordo con il disegno di legge proposto da 45 parlamentari del Pd, che propone di tornare alla legge Biagi del 2003, per ridare ai voucher l’originario carattere di lavoro accessorio. Il ddl sarà discusso oggi in Commissione Lavoro.

E anche Tito Boeri, presidente dell’Inps, si è espresso ieri sulla polemica, rilasciando un’intervista a Repubblica. Boeri ha sottolineato la necessità di alcuni correttivi sul sistema dei buoni lavoro, rifiutando però l’ipotesi di abolirli. “Non c’è dubbio che c’è stato un abuso dei voucher per le prestazioni temporanee e accessorie e che sono state utilizzate per finalità molto differenti da quelle che il legislatore si era proposto. Ma cancellarli sarebbe sbagliato”, ha affermato.

“Nel dibattito di questi giorni vedo molta ipocrisia”, si è lasciato poi sfuggire, con riferimento ai sindacati che, pur contestando lo strumento dei voucher, continuano ad utilizzarli. L’accento cade sul caso di Bologna, che negli ultimi giorni ha sollevato numerose polemiche. La clamorosa scoperta ha rivelato infatti che il sindacato dei pensionati ha utilizzato questo strumento contrattuale per le prestazioni lavorative dei dipendenti della propria struttura. “Nell’ultimo anno la Cgil ha investito 750 mila euro in voucher” –  ha contestato Boeri –  “si tratta di un episodio tutt’altro che isolato.”

La proposta di Boeri è dunque quella di “imporre dei limiti all’utilizzo mensile anziché annuale”, per impedire che il sistema dei voucher sostituisca il tradizionale contratto di lavoro. E di conseguenza mettere in atto maggiori controlli, facendo arrivare direttamente all’Inps, anziché al ministero, gli sms che avvertono della loro attivazione e rendendo operativo l’Ispettorato nazionale del lavoro.

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