HomeCronaca «Nessun ritardo». L’assessora ai Lavori pubblici Segnalini ottimista in vista del Giubileo

«Nessun ritardo». L’assessora ai Lavori pubblici Segnalini ottimista in vista del Giubileo

di Antonino Casadonte16 Settembre 2024
16 Settembre 2024

A Roma è partito il countdown per l’inizio del Giubileo 2025, a dieci anni dall’ultima edizione straordinaria indetta dal Pontefice. Ma la Capitale, a circa 100 giorni dalla deadline, è pronta ad ospitare un evento di questa portata e per il quale si prevedono oltre 30 milioni di arrivi, tra pellegrini e turisti? Lumsanews ne ha parlato con l’assessora ai Lavori pubblici e alle Infrastrutture della giunta capitolina, Ornella Segnalini.

Dottoressa Segnalini, mancano poco più di tre mesi all’inizio del Giubileo. Com’è la situazione relativa ai lavori?

«Molto positiva. In città si lavora senza sosta, con manutenzione continua delle nostre strade. Ad oggi abbiamo riqualificato il 70% della viabilità principale, che prevede il rifacimento profondo della pavimentazione e della segnaletica orizzontale e la pulizia di caditoie e tombini. Anche i grandi cantieri giubilari procedono spediti nel rispetto dei cronoprogrammi».

Spesso si creano disagi per i cittadini a causa dei cantieri presenti. Qual è la soluzione?

«I nostri cantieri si svolgono prevalentemente di notte, questa modalità, inedita per Roma, è stata adottata per evitare al massimo ripercussioni sul traffico. Infatti, abbiamo avuto riscontri molto positivi riguardo a questo metodo operativo. In città sono tanti gli operatori che intervengono sulle strade, per questo motivo a dicembre 2023 in Giunta abbiamo approvato una mia delibera che dà indirizzo a tutti quanti eseguono lavori su strada per intervenire di notte, spero che questa indicazione venga seguita il più possibile, ma intanto per i lavori che segue il Dipartimento dei Lavori pubblici questo è il metodo. Per quanto riguarda i cantieri di nostra competenza, quello che ha pesato di più sulla circolazione è stato Piazza Pia, ma in quel caso il collega Eugenio Patanè assessore alla Mobilità e il Comandante della Polizia Locale Mario De Sclavis hanno trovato soluzioni per alleggerire il più possibile la pressione».

Quali sono gli interventi più urgenti e strategici da fare nel settore delle infrastrutture, in questo momento?

«Considero strategici tutti i nostri interventi, perché rientrano in una strategia generale di manutenzione della città. Tanto i grandi cantieri, quanto i più minuti interventi, sono il segno che la città è curata. La manutenzione è un’attività fondamentale. Su strade, ponti e gallerie stiamo investendo moltissimo per colmare un gap manutentivo di anni e per continuare a migliorare le nostre infrastrutture».

Piazza Pia, snodo fondamentale per la buona riuscita dell’evento, ma ancora incompleto. Riuscirete a finire in tempo? Qual è la sua previsione?

«Non è un lavoro incompleto, è un lavoro in corso. La piazza sarà pedonalizzata e sarà prolungato il sottovia in Sassia nei tempi previsti. Questo porterà a una valorizzazione incredibile dell’area tra Castel Sant’Angelo e San Pietro, un lavoro che sarà pronto entro l’apertura della Porta Santa. Anas, che è soggetto attuatore dell’opera, sta procedendo con più turni di lavoro per terminare il lavoro nei tempi. Si tratta di un cantiere che cambia il volto di uno spazio pubblico di cui i romani potranno beneficiare anche dopo il Giubileo».

L’iter relativo ad alcune opere è stato particolarmente travagliato e ha causato ritardi importanti. Come mai? Di chi è la responsabilità?

«Non ci sono ritardi, al contrario abbiamo accelerato sui tempi in modo non scontato. Il Dpcm del Governo che ha approvato i lavori giubilari è di dicembre 2022. Immediatamente ci siamo attivati con i progetti, a titolo di esempio: realizzare un’opera da circa 90 milioni di euro come Piazza Pia in soli due anni è un grande successo. Per quanto riguarda i lavori stradali in due anni e mezzo abbiamo riqualificato quasi 600 chilometri di arterie fondamentali, mettendo in completa sicurezza le strade. La parola ritardo non fa parte del nostro vocabolario».

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