MADRID – La fase finale della Vuelta salta insieme alla premiazione – fatta poi in un parcheggio, con un podio improvvisato su dei frigoriferi – mentre monta la polemica politica tra Spagna e Israele. L’ultima tappa della più importante corsa ciclistica iberica è stata infatti interrotta da una protesta pro-Palestina, sfociata in violenti scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, la maggior parte al paseo del Prado. La decisione di interrompere la competizione è stata presa quando i contestatori hanno invaso il percorso sulla Gran Via di Madrid. “La violenza ha vinto sullo sport e ritengo il primo ministro responsabile”, ha detto il sindaco madrileno José Luis Martínez-Almeida (Partito Popolare). Anche il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha rincarato la dose: “La folla ha ascoltato i messaggi di incitamento. Sanchez e il suo governo sono una vergogna per la Spagna”. Poco prima dell’annullamento, il primo ministro spagnolo si era detto “orgoglioso” dei manifestanti: “La Spagna si distingue… Avanza per la difesa dei diritti umani, viva il popolo spagnolo!”. Dalla sua parte anche la ministra del Lavoro Yolanda Díaz: “La nostra cittadinanza è un esempio di dignità”.
Madrid, i pro-Pal bloccano la Vuelta. Ira di Israele: “Sánchez si vergogni”

I dimostranti, alcuni con bandiere palestinesi, protestano mentre i ciclisti passano durante la 21a e ultima tappa della Vuelta a Espana | Foto Ansa

Barricate in terra trascinate dai contestatori pro-Pal | Foto Ansa

Manifestanti sventolano bandiere della Palestina | Foto Ansa

Manifestanti sventolano bandiere della Palestina | Foto Ansa

Confronto tra una manifestante e la polozia antisommossa spagnola | Foto Ansa

Transenne trascinate dai manifestanti in mezzo alla strada che attraversa il traguardo della tappa finale della Vuelta | Foto Ansa

La polizia antisommossa spagnola esegue azioni contro i manifestanti pro-Palestina con l'obiettivo di liberare il percorso per i ciclisti | Foto Ansa

I dimostranti interrompono il percorso dei ciclisti sul Paseo del Prado | Foto Ansa